LA SCALATA VERSO LA MONTAGNA

Pubblicato il: 19 Agosto 2022

LA SCALATA VERSO LA MONTAGNA

Chiudi gli occhi. Immagina. Stai facendo un volo panoramico su un aereo per esplorare una montagna. Oppure sei a terra, da un punto che ti permette di osservarla bene. Puoi vederne la forma, i colori, la contempli interamente nella sua bellezza. Da lontano non sembra nemmeno così grande e inesplorabile, ti sembra quasi di conoscerla. Più ti avvicini più comprendi che da lontano non riuscivi a scorgerne tutti i dettagli. Più ti avvicini più appare grande. Più ti avvicini più noti quanto piccolo sei tu. Ora è immensa e ti sembra di non conoscerla affatto.

Ecco anche con Dio è così. Ti sembra di conoscerlo, di sapere chi Lui è e di come agisce. Puoi anche ammirarne la magnificenza e bellezza. Ma più ti avvicini e più scopri quanto è grande e tu sei un piccolo puntino. Scopri quanto poco lo conoscevi. Più ti avvicini e più ti accorgi quante cose in Lui ci sono ancora da esplorare e comprendere. Devi addentrarti per scoprire tutto quello che contiene. Ci sono dei tesori nascosti che scoprirai solamente se inizi a scalare la montagna.

IL CAMMINO DEL CRISTIANO È UNA SCALATA VERSO LA MONTAGNA!

Avete mai scalato una montagna? Io si, o meglio sono salita su un vulcano. Ho fatto un’escursione sul Vesuvio. Il Vesuvio è uno dei cinque vulcani più pericolosi della terra, è ancora attivo. Ha un’altezza di 1281 mt, in cima al cono si trova un cratere di 300 metri di profondità e 450 metri di diametro, formato dall’eruzione del 1944. Naturalmente non è proprio come scalare una montagna mai inesplorata, qui ci sono già i percorsi, quindi è più semplice. Ho avuto delle difficoltà e ho imparato delle lezioni.

  1. Conoscere da lontano non è una perdita di tempo.

Sapevo di non essere preparata per salire e che non sarebbe stato facile  per me che ho difficoltà nel fare attività fisica. Anche se potrebbe essere comunque difficile, essere allenati aiuta.

  1. L’equipaggiamento è importante.

Non avevo le scarpe adatte. Se non fosse stato per mio marito chissà quante volte sarei caduta. (Anche un ‘marito’ può essere equipaggiamento😎). Non sono molto informata sul che cosa serva per scalare o esplorare una montagna. L’acqua per esempio è fondamentale. E gli indumenti adatti da indossare in base alla stagione.

  1. Il processo è necessario.

Noi vorremmo essere subito in cima per gustarci il panorama. Il percorso è indispensabile. Ci si ferma per riposarsi, dissetarsi un po’, guardarsi intorno. E quasi a metà percorso guardi giù e dici “ho fatto già tanta strada e sono un pochino stanca, magari torno indietro” e poi guardi su “si ancora il cammino è lungo ma già a guardarmi intorno ora, posso immaginare che una volta arrivata lassù ne sarà valsa la pena”. Non te lo vorrai perdere per niente al mondo. E ricominci a camminare.

  1. In cima cambi il tuo punto di vista.

Arrivati in cima è… Wow!!! Non pensi più a quanto sei stanca, al percorso fatto, alle difficoltà che hai passato. Ti fermi e ti godi il tutto. La vista da lassù è mozzafiato, tutto ora appare così piccolo e poi c’è quella meravigliosa aria fresca. Si, ne è valsa la pena!

La montagna è ciò che sulla terra ci sia di più vicino al cielo. In quasi tutte le religioni, infatti, è un luogo sacro, simbolo dell’incontro tra Dio e l’uomo. È come se unisse la terra al cielo. Ha “radici profonde” e le sue vette arrivano in alto. Nella Bibbia è il luogo scelto da Dio per manifestarsi. Tutti gli eventi più significativi sono avvenuti su una montagna.

Vi ricordate la storia di Mosè? E non era nemmeno un giovincello! Aveva più di 80 anni. Lassù, sul Monte Sinai o Horeb (2.285 mt), il Monte della Rivelazione, ha visto la gloria di Dio e ha ricevuto le tavole della Legge. Grazie alla sua audacia e fame della presenza di Dio, oggi noi abbiamo un esempio da seguire. Possiamo sapere che cosa comporta se siamo così coraggiosi da iniziare la scalata verso la montagna.

Mosè salì verso Dio e il SIGNORE lo chiamò dal monte dicendo… (Esodo 19:3)

Dio ha scelto Mosè per salire sul Suo Monte e in questi tempi così difficili oggi Dio sta scegliendo ancora te e me. Il Monte è quel luogo di intimità e la scalata è il percorso di santificazione. Non si arriva subito in cima, inizia a scaldarti e addentrati, anche a piccoli passi va bene. E se hai bisogno che qualcuno ti aiuti (perché non hai le scarpe adatte) va bene lo stesso. Hai bisogno dell’acqua della Parola perché durante il percorso incontrerai tante difficoltà. Tanti chiamati si fermano a metà perché attirati dalle cose terrene, e alla fine finiranno per tornare indietro. La santificazione è un processo faticoso, ma ogni volta che ti senti scoraggiato o sei caduto, ripensa a quei momenti in cui hai cominciato a gustare la presenza di Dio e prosegui, non fermarti.

Durante la scalata verso la montagna ci si spoglia delle cose inutili, dei legami e quel cammino ti cambia, ti trasforma per arrivare in cima con sentimenti diversi, si è più consapevoli, miti e  rispettosi. Alla Sua presenza tutto cambia. Cambia tu, il modo in cui vedi le cose e affronti la vita.

Una volta arrivati in cima il tuo spirito gode della presenza di Dio, senti la Sua voce che parla al tuo cuore, la tua anima trova ristoro e il tuo corpo riposo. E stai lì a contemplare la Sua bellezza e guardando il panorama vedi le cose terrene piccolissime e insignificanti. Da lassù non hanno più senso e nessun valore per te ormai.

Dio ci ha chiamato a questo a salire sul monte, stare in intimità, parlare con Lui faccia a faccia, Lui si rivela e ci mostra la Sua gloria e ci darà “i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti”.

io li condurrò sul mio monte santo e li rallegrerò nella mia casa di preghiera;
i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli (Isaia 56:7)

Oh, che grande e profondo desiderio che ho! Concludo altrimenti non mi fermo più, ci sarebbero così tante cose da dire. Si potrebbe parlare dei monti sui quali Gesù è salito, così significativi. Di quanti sono stati chiamati a questa vita di intimità e sono tornati indietro e quanti invece ce l’hanno fatta perché hanno tenuto lo sguardo sulla metà. Avvicinati. Addentrati. Santificati. Dio proprio in questo momento ti sta chiamando e ti dice “Sali”.

Canta ora questo poche parole:

“Salirò su quel monte per vederti
Salirò su quel monte per toccarti
Sempre più in alto là dove risiede la tua gloria”

 

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Maria Cistaro

2 pensieri su “LA SCALATA VERSO LA MONTAGNA

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