UN UOMO E IL SUO SOGNO

Pubblicato il: 18 Gennaio 2022

UN UOMO E IL SUO SOGNO

Il più grande dono che un uomo può avere sono i suoi sogni. Possiamo essere privati di tutto, ma niente e nessuno può impedirci di sognare. È Dio che ci ha dato questa capacità. E se poi quei sogni vengono da Lui non potranno mai essere distrutti.

Un uomo non può impedire ad un altro uomo di sognare. Il sogno è una meta. L’unico che può ostacolarne la realizzazione sei TU! Perché? Perché generalmente quando si comincia ad avere dei sogni, seguono sofferenze e persecuzioni. A noi piace sognare non soffrire, anche se molto spesso il giusto veicolo che ti porterà a destinazione è proprio questo. E poi subentra la paura di non essere all’altezza di quel sogno, ma se Dio lo ha messo nel tuo cuore ti ha sicuramente fornito anche delle capacità per affrontare tutto quello che ne consegue.

Mi hanno sempre affascinato gli uomini dai grandi sogni, perché sono stati uomini ordinari che hanno solamente preso la decisione di spingersi oltre e di fare della propria causa la causa di molti, di mettere a rischio e sacrificare la propria vita per il bene comune. Sai un sogno potrebbe anche non riguardare te, anzi affermo con convinzione che il tuo sogno non riguarda mai solo te!

Alcuni sognatori biblici:
Giacobbe sogna una scala che unisce cielo e terra (Genesi 28:12).
Giuseppe, definito il principe dei sogni, sogna che un giorno lui sarebbe stato a capo di qualcosa di molto importante (Genesi 37:5-10, 19).
Salomone sogna Dio che gli concede saggezza per poter amministrare bene il Regno (1 Re 3:5-15).
Giuseppe sogna un angelo che lo incoraggia a proteggere e custodire la famiglia che Dio gli aveva dato (Matteo 1:20; 2:13,19,22).

Non tutti hanno visto il proprio sogno avverarsi, ma una cosa è certa, tutti questi sogni si sono compiuti!

Martin Luther King sogna un mondo dove i diritti di ogni uomo non siano calpestati.

Qui riporto parte del famosissimo discorso “I Have a Dream” pronunciato a conclusione della marcia su Washington il 28 agosto del 1963, dove si radunarono 250 mila persone che manifestarono pacificamente per chiedere la fine della segregazione razziale:

“E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. È un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Io ho un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.

Io ho un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.

Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!

Io ho un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli esseri viventi, insieme, la vedranno. È questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.

E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: “Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente”.

Ma sai chi è il più grande sognatore? Dio, Lui sin dall’eternità ha sognato una famiglia per Suo figlio, una Sposa e nel corso dei secoli la sta preparando e al fine di poter realizzare questo sogno ha escogitato un piano perfetto che è culminato nel sacrificio del Suo Unico Figlio. E sai sta sognando che tu possa far parte della sua famiglia, e se ne sei già parte ti svelo un altro grande sogno che ha… che tu possa conoscere sempre di più il Suo amore per te e che tu lo possa amare con tutto il cuore, anima, mente e forza.

Se vuoi conoscere di più sulla vita e sul sogno di Martin Luther King basta googlare, se vuoi conoscere di più sulla tua vita e sul tuo sogno basta pregare🙏.

E TU HAI GIÀ UN SOGNO?

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Maria Cistaro

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